Tra i doni dei Magi è forse la sostanza più misteriosa, molti neppure sanno cosa sia in realtà…
La mirra è una “gommoresina” ossia una resina oleosa ottenuta per incisione della corteccia di una pianta la Commiphora molmol, originaria dell’Eritrea, dell’Abissinia, della Somalia, dello Yemen e del Sudan.

Alla fine dell’estate l’arbusto si copre di fiori e sul tronco compaiono una serie di noduli, dai quali cola la mirra, in piccole gocce gialle di gommoresina, che vengono utilizzate, una volta  essiccate, per le varie preparazioni, prima fra tutte la tintura madre.
La mirra si presenta in granuli di forma irregolarmente arrotondata o piccole masse di diverse dimensioni, dai colori variabili dal giallo chiaro al giallo-aranciato, al bruno. Caratteristica è la superficie di questi granuli, rivestita da una polvere di colore grigio-giallastro e l’odore aromatico tendente all’acre.

Nell’antichità si usava soprattutto per aromatizzare e conservare le mummie, ma l’uso tradizionale più moderno, confermato da prove cliniche recenti, ci consente di sfruttarne pienamente non solo le proprietà analgesiche, ma anche le capacità antinfiammatorie e antisettiche – provate da altri studi scientifici – che si rivelano particolarmente utili nella cura di gengiviti, afte, peridontopatie e nella terapia di ferite e ulcerazioni cutanee.

L’olio essenziale di mirra, che si ottiene per distillazione dalla gommoresina, ha un colore tra l’ambrato e il rossiccio, il cui aroma è speziato, che ricorda lontanamente una miscela tra canfora e il balsamico. Cara agli Egizi, che ne avevano scoperto le numerose proprietà curative, dalle cura delle infezioni al trattamento anti-rughe, la mirra possiede – in comune con l’incenso – proprietà mirate alla soluzione dei problemi respiratori, quali la tosse e la bronchite. E’ sufficiente vaporizzarla nell’ambiente per usufruire delle sue proprietà benefiche, mettendone 6-7 gocce nell’apposito diffusore per ambienti o nell’umidificatore del termosifone.

Indissolubile il rapporto di quest’essenza con la sacralità: gli Ebrei la utilizzavano per preparare l’Olio Santo, la cui composizione era giunta a Mosè direttamente da Dio, mentre gli Egizi la bruciavano per ottenere la benevolenza del Dio Sole, come anche nei processi dell’imbalsamazione per favorire l’ascesa verso gli dei. In modo analogo l’aroma di mirra è in grado di favorire e rafforzare la spiritualità, migliorando la capacità di esprimere i propri sentimenti, ritrovando ottimismo e serenità.

Alleato della pelle:  la mirra esercita sulla pelle proprietà cicatrizzanti e antisettiche, preziose per favorire la cicatrizzazione di ferite e lesioni della pelle, ma anche per contrastare le infezioni, incluse quelle causate da funghi. La si può applicare ad esempio nel trattamento del piede d’atleta, ma – essendo difficilmente solubile in altri olii – la si può mescolare, per l’applicazione, a del burro di karitè. Indicata anche nel trattamento delle irritazioni del cavo orale (gengiviti, afte, mal di gola), 5 gocce in mezzo bicchiere d’acqua tiepida possono rappresentare un collutorio indicato per sciacqui e gargarismi.

Per contrastare smagliature e pelle secca : si può aggiungere all’acqua calda della vasca da bagno, un infuso preparato con 150 gr di Echinacea e 150 gr di Altea (foglie e fiori) in 500ml di acqua bollente. Filtrare dopo 15 minuti e lasciare intiepidire, aggiungendo poi  6 gocce di Lavanda, 3 di incenso, 3 di mirra.

Nota: L’olio essenziale di mirra, per la sua natura resinosa, potrebbe perdere la sua fluidità in presenza di basse temperature. Per riportarlo alla normalità è sufficiente immergere la bottiglietta qualche secondo in acqua calda oppure avvicinarla al termosifone…mirra

Stefania La Badessa

Stefania La Badessa

Stefania La Badessa, nota sul web con il nome del suo alter-ego Fitogirl, è una farmacista calabrese, scrittrice, pubblicista, esperta di piante medicinali e medicine complementari – note fino a qualche tempo fa come “alternative” e più recentemente definite “integrate” – che poi è una definizione generica per racchiudere tutte le varie tipologie di cura naturali, dall’omeopatia all’ayurveda, dall’agopuntura al reiki.