Come già saprete, ho avuto il piacere di parlare di questa pianta meravigliosa come ospite nella trasmissione “Tempo e Denaro” condotta da Elisa Isoardi in onda su RAI1. E’ bello ritrovarsi su una rete televisiva nazionale tanto attenta alla salute e ai rimedi naturali. Associazione vincente, secondo me, è quella tra professionisti come me, che si occupano di medicina naturale, nutrizione, omeopatia e figure mediche di prim’ordine. Finalmente si parla di “medicina integrata”, che ha come obbiettivo primario il benessere e la salute dell’uomo.

Finalmente al grande pubblico arriva un messaggio forte e chiaro: facciamo attenzione alla nostra alimentazione e la medicina naturale è una cosa seria, da non banalizzare come “rimedio della nonna”…che tanto se non fa bene, male non fà. Grazie all’integrazione di figure professionali di alto profilo si riesce a fare un’informazione mirata ed efficace. Bellissima esperienza, anche questa volta. Abbiamo trattato insieme gli aspetti più importanti, ma per gli amanti della medicina naturale o per coloro che vogliono semplicemente saperne di più, ho pensato di realizzare questo post dedicato alla regina delle aromatiche: la Salvia. Pianta originaria dell’Asia minore, bacino del mediterraneo, fin da tempi lontanissimi, la Salvia (Salvia officinalis) è sempre stata ritenuta una pianta estremamente utile nel campo delle cure erboristiche: lo stesso suo nome, “Salvia”, dovrebbe derivare dal termine latino salus, che significa “salute”, oppure da salvus, cioè “salvo, sano”, in virtù delle sue proprietà curative. In epoca medievale, la Scuola medica di Salerno faceva un largo utilizzo di questa pianta, arrivando a darle il nome di Salvia Salvatrix (cioè che salva). Vera e propria “pianta della salute” per greci e romani, veniva da questi popoli rispettata come pianta sacra, capace di prolungare la vita, regalare vigore al corpo e lucidità alla mente. Gli antichi romani la consideravano una “pianta della luna” consacrata non solo alla salute in generale, ma regolatrice dell’energia femminile e come tale utile per sostenere la forza vitale della donna.
La moderna fitoterapia ne ha poi confermato le proprietà curative nelle problematiche della lingua e del cavo orale, ma anche quelle proprietà toniche e stimolanti, digestive e regolatrici del ciclo mestruale.
Come si presenta: si tratta di un arbusto cespuglioso sempreverde che può raggiungere il metro d’altezza e presenta un fusto ligneo nella parte inferiore che diviene erbaceo nella parte: le sue foglie sono ovali-lanceolate dalla superficie rugosa e ricoperta di sottile peluria biancastra. Il colore e verde-grigio. Da maggio a settembre si ricopre di fiori bianchi con sfumature blu, viola, rosate, disposti in infiorescenze in cui i fiori sono disposti a verticilli ossia “a strati” distanziati.
A cosa serve
Se ne usano le foglie e le sommità fiorite, come molte altre piante aromatiche, grazie al suo olio essenziale, risulta indicata nel trattamento dei problemi dell’apparato digerente, ma i disturbi che la vedono effettivamente protagonista sono quelli legati alle irregolarità del ciclo mestruale, all’eccessiva sudorazione.

  • Per regolarizzare il ciclo mestruale: grazie ai principi amari e ad alcune sostanze simili agli estrogeni (fito-ormoni) – il sitosterolo e lo stigmasterolo – possiede la capacità di favorire una maggiore regolarità del ciclo mestruale e di limitare i dolori premestruali (dismenorrea), ma anche di dare sollievo ai sintomi vasomotori (vampate) tipiche della menopausa. Ha azione estrogeno-simile (fitoestrogeni).
  • Per ridurre la sudorazione eccessiva: influendo direttamente sulle ghiandole responsabili della produzione del sudore, ne normalizza lentamente l’attività. Inoltre, l’olio essenziale della Salvia, dopo essere entrato in circolo ed aver svolto i suoi compiti, viene eliminato anche attraverso le ghiandole addette alla secrezione del sudore. Esercita così in loco un effetto antitraspirante e deodorante, grazie alla sua attività locale antimicrobica. Utile ad esempio nelle iperidrosi psicosomatiche, cioè quando si suda in preda all’ansia o allo stress.
  • Per alleviare le infiammazioni della bocca e della gola, purificare l’alito: per la sua attività antiinfiammatoria, astringente e cicatrizzante è utilissima, come infuso o decotto per gargarismi e sciacqui, in caso di gengiviti e stomatiti. L’applicazione va ripetuta più volte al giorno ed effettuata con l’infuso ancora caldo. Per pulire la bocca e purificare velocemente l’alito, le foglie fresche possono essere direttamente sfregate sui denti.
  • Per tonificare l’organismo: il suo effetto stimolante la rende un ottimo tonico generale, favorisce l’attivazione della circolazione del sangue e l’equilibrio del sistema nervoso. L’uso è raccomandabile alle persone affaticate (ad esempio agli studenti sotto esami), ma anche agli anemici ed ai convalescenti.

Come si usa
Per avere a disposizione le virtù di questa pianta per tutto l’anno, le foglie devono essere raccolte, quando sono ben sviluppate, da aprile a luglio – prima delle fioritura – mentre le sommità fiorite in maggio-agosto, tagliando i fusti 10-20 centimetri al di sotto dei fiori. Dopo aver eliminato i fusti e i piccioli delle foglie, si procede all’essiccazione, per 20-25 giorni, in ambiente ventilato, asciutto ed ombroso.
Come infuso si prepara versando su due cucchiaini da tè di erba essiccata tagliata finemente (ossia 5-6 foglie fresche) circa 150ml di acqua bollente, filtrando dopo 10 minuti e lasciando raffreddare prima di consumarla. Se ne beve una tazza al giorno e per i sudori notturni, è consigliata l’assunzione serale del preparato, poco prima di andare a letto. L’infuso diviene gradevolissimo con l’aggiunta di miele ed un pezzetto di buccia di limone.
Per un bagno aromatico deodorante
Il bagno di Salvia è indicato soprattutto nei casi di eccessiva sudorazione, reumatismi e, per la sua azione calmante, si rivela un ottimo alleato per le persone nervose e facilmente irritabili. E’ sufficiente racchiudere due manciate di foglie in un sacchetto o in un pezzetto di stoffa legato poi con un laccetto, che verrà immerso direttamente nell’acqua preparata per il bagno. Se ne può anche versare un infuso concentrato nell’acqua del bagno, preparato con una manciata di foglie per un litro d’acqua.
Uso alimentare
E’ una delle piante aromatiche più utilizzate della cucina mediterranea. Le foglie della salvia hanno un aroma intenso con note speziate. Si utilizzano sia fresche che essiccate, dato che mantengono abbastanza bene l’aroma anche dopo un certo tempo. La Salvia viene utilizzata principalmente per ricette di carni, pesce, sughi, salse, condimenti, frittate, torte salate
Uso cosmetico
Rientra nella preparazione di dentifrici, creme e lozioni deodoranti, creme astringenti. L’infuso o ancor meglio il decotto, possono essere utilizzati per applicazioni – con l’aiuto un batuffolo di cotone – in caso di herpes labiale, acne o punture di insetti.
Naturale si, ma con qualche cautela
Proprio perché contengono sostanze simili agli ormoni, i preparati di Salvia sono controindicati nella gravidanza, nell’allattamento, nell’ipertensione, in caso di insufficienza renale o epilessia. Pur essendo una pianta sicura è consigliabile alternare due settimane di cura e una di riposo per l’alta percentuale di Tujone (un componente tossico) presente nel suo olio essenziale.L’uso terapeutico andrebbe evitato per periodi troppo lunghi soprattutto nei pazienti di sesso maschile per un possibile effetto inibitori sulla libido (estrogenosimile).

Stefania La Badessa

Stefania La Badessa

Stefania La Badessa, nota sul web con il nome del suo alter-ego Fitogirl, è una farmacista calabrese, scrittrice, pubblicista, esperta di piante medicinali e medicine complementari – note fino a qualche tempo fa come “alternative” e più recentemente definite “integrate” – che poi è una definizione generica per racchiudere tutte le varie tipologie di cura naturali, dall’omeopatia all’ayurveda, dall’agopuntura al reiki.